Ti sparo

TI SPARO di Celeste Bruno

Il narrato rappresenta un unicum nella storia criminale del nostro Paese. La corruzione di appartenenti alle Forze dell’Ordine non è un caso isolato ma quasi sempre o sempre, con ruoli di informatori o compiti da mezze calzette, marginali rispetto alla configurazione o alle finalità dei delitti pianificati o perpetrati.

Inversamente, nel caso di specie trattato in questo libro, si parla di un poliziotto diventato killer e boss della malavita organizzata, con un’ascesa piramidale repentina e autorevole a colpi di azioni decise, violente e rapide, il più delle volte studiate e applicate con metodi da manuale apprese nei suoi trascorsi da sbirro di strada. Come gli omicidi, pianificati e compiuti per conto delle cosche federate o quelli non compiuti, poiché non riteneva utile, necessario o giusto eliminare persone per interessi lontani o difformi da quelli manifestati o espressi. Intuito, iniziativa e spirito del poliziotto mai venuti meno che gli hanno permesso di sfuggire a diversi agguati perpetrati con la finalità di ucciderlo.

La copiosa e diversificata filmografia nazionale ed internazionale, spesso ha utilizzato trame con poliziotti corrotti o infiltrati ma non si ha notizia di un caso simile o ispirato a quello raccontato nel testo.

E infatti diversi critici, giornalisti o lettori, dopo aver letto questo testo e quelli a seguire della trilogia – Trafficanti Narcos Milano e Milano Gangster - li hanno avvicinati a trame del genere realizzate da registi del calibro di Martin Scorsese o Quentin Tarantino solo per citare i due più noti o autorevoli del settore.

Basti pensare che l’Operazione “Wall Street” – dal nome di un noto locale di Lecco del capo clan ‘ndranghetista Franco Coco Trovato - e tutte quelle a seguire, hanno consentito l’arresto di oltre tremila affiliati con un rapporto di 3 a 1 rispetto al maxi processo siciliano del pool di Palermo.